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NINNANANNA A UNA MELA FRULLATA

Il mio secondo romanzo risente dell’amarezza successiva al basso profilo dei vespai suscitati dalla pubblicazione del primo e prefigura il mio proposito di maternità: una giovane viene sconvolta dall’aborto procurato della sua migliore amica, cattolica praticante. L’accaduto sarà di stimolo alla protagonista per orientarsi verso la maternità naturale e verso l’adozione di un bambino. All’epoca avevo bisogno di rialzarmi dalla delusione provocatami dalla controtestimonianza di colleghi cristianamente ispirati che dapprima avevano sostenuto ed entusiasticamente accompagnato l’uscita di Tutta colpa di Dio, per poi adeguarsi al malumore istituzionale e strumentalizzare l’evento non certo a mio favore. E’, questo, un libro composto un po’ a tavolino, nel quale convergono tante forzature e che risale ad un periodo tormentato, nel quale debbo inscrivere anche la morte di mio padre. Per i lati positivi del personaggio della giovane donna che abortisce, mi sono ispirata alla mia cara amica Laura Di Renzo, morta troppo presto nel 2010. Il romanzo è pubblicato dalle Edizoini Paoline (oggi Edizioni San Paolo) nel 1992.