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PAROLE ESCLUSE

L’eclettico e poliedrico Vittorio Pavoncello lanciava nella seconda metà del 2015 l’idea di un’antologia poetica a più mani dedicata alle parole escluse. In un mondo che straparla e che coltiva la coiddetta logica dello scarto, sono davvero troppe le parole escluse, e con esse i soggetti emarginati, le sterminate folle dei senza voce. I versi di Francesco Onirige, Paolo Parisi Presicce, Paolo Pelli, Michela Zanarella, Vittorio Pavoncello e miei sono stati così affiancati in una raccolta insolita, volutamente “asimmetrica”, nata da una serie di reciporoche provocazioni. Edizioni Progetto Cultura. Il programma, così attraente sulla carta, e destinato nelle intenzioni del suo ideatore a una performance a più voci, ha avuto diverse realizzazioni pubbliche a Roma: il 20 marzo 2016 al caffè letterario Mangiaparole, il giorno successivo 21 marzo 2016, nella sede del XII municipio in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, quindi il 12 maggio nella accogliente sede del Polmone pulsante e per finire (oltre che per dimenticare) al BiblioBar di Castel Sant’ Angelo nella stessa estate del 2016.

Qualche autocritica è già possibile:
l’intenzionale asimmetria rischia di sconfinare nel disordine, l’ammiccamento alle provocazioni delle avanguardie arriva fuori tempo massimo e la ricerca di un’idea registica che amalgami il tutto potrebbe essere la prossima tappa di questa (per me) insolita esperienza. La sperimentazione dell’inesauribile ideatore Pavoncello ha tentato una sintesi video.

Una recensione qui.