La prima riflessione completa e articolata sul sequestro Moro, del quale fui testimone, avviene con questo romanzo corale. Ne seguirà un secondo, più privato. Lo shock uditivo che seguì per me all’ascolto della scarica di mitra sotto casa (all’epoca abitavo non lontano da via Fani, ed ero studentessa) bloccò i miei studi di musica e orientò indirettamente la mia professione futura nella radio: quasi una “compensazione” al trauma. Proprio con lo stile della radio e dell’inchiesta testimoniale, in un collage di voci, ricostruisco infatti nel libro la sequenza di quei 55 giorni, attraverso le vicende di sette persone qualsiasi, di varie età, che vivono l’evento ciascuna secondo la propria sensibilità. Io mi includo fra questi sette testimoni, non avendo ancora guadagnato, nel 2003 (anno di uscita del libro) la necessaria autonomia di giudizio riguardo all’accaduto. Sempre in omaggio alla radio e all’universo acustico, il libro è affiancato da un docudramma su CD audio, nel quale le voci storiche del periodo, a cominciare da quella dello stesso Aldo Moro, sono montate con musica ed effetti secondo una precisa sceneggiatura. Ciò che fu scandaloso per la mia vicenda personale, in quel tragico evento, fu che la Storia mi fece in pratica irruzione quasi dentro casa, mettendomi di colpo violentemente a contatto con scelte di vita così estreme come quelle dei terroristi e mettendo improvvisamente in discussione le mie, così in apparenza “politically correct”. Chi erano insomma i veri bravi ragazzi? Noi studenti da trenta e lode o i brigatisti-assassini pronti ad uccidere, ma anche a rischiare in prima persona la propria vita, per un ideale? Una delle idee “teatrali” di questo progetto risiede nel fatto che i sette testimoni protagonisti del romanzo sono tutti, a vario titolo, coinvolti nella realizzazione del progetto stesso, fra cui il collega Franco Bucarelli della Rai, tra i primi reporter giunti a via Fani quella tragica mattina del 1978. Ma voglio ricordare in particolare la collaborazione, qui quasi agli inizi, con Walter Centofante, compositore, chitarrista e tastierista del gruppo Echoesthree, che all’epoca del sequestro Moro aveva appena tre anni e che qui firma la struggente colonna sonora del docudramma…
Il libro, edito da Zona, fu presentato alla Fiera Internazionale del Libro di Torino del 2003.