Si può raccontare il nostro tempo essendone attori protagonisti? Come storicizzare l’attualità? E’ quanto si è proposto il filosofo Lucio Saviani in una serie di seminari tenutisi tra il 2015 e il 1019 presso il Cento d’Arte Contemporanea “La Nuova Pesa” a Roma. Ora quella domanda e molti spunti di quei seminari vanno ad animare la collana “Indicativo Categorico” che Saviani dirige per Edizioni Terre Blu di Giuseppe Coppola. La collana cerca di raccontare il nostro tempo attraverso una serie di volumetti che ne approfondiscono vari aspetti. Il primo volumetto è il mio Distanza, (2025) che in forma di glossario, indaga sulle varie forme che la categoria della distanza ha assunto nel nostro tempo: dal superamento di grandi spazi attraverso lo sviluppo di mezzi di trasporto sempre più veloci all’incremento della comunicazione come azzeramento delle distanze interpersonali (il famoso villaggio globale evocato da McLuhan) per arrivare alle tragiche distanze interiori che rendono gli individui sempre più alienati e soli. Il libro riprende alcune delle tematiche già sviluppate nel mio Elogio della Distanza edito da Armando. La collana e il volume sono stati presentati il 5 giugno 2025 a Roma a La Nuova Pesa, alla presenza dell’editore Giuseppe Coppola e con il contributo attoriale di Pino Censi e Arianna Ninchi…