In omaggio alla società liquida. E a tutti i colpi di coda.
Per ascoltare invece di leggere:
Essere pesci:
disporre di un fondo
di un’alga complice,
di branchie d’argento
per potere, finalmente,
fare a meno dell’aria,
respirando pura luce.
Essere pesci:
morire d’aria,
e tuttavia volare,
essendo sempre da un’altra parte,
dentro un’altra onda,
la successiva:
ancora più lontana,
tenera e furibonda,
capace di rovesciare le navi,
di sognare naufragi,
realizzarli.
Essere pesci,
scampare ai naufragi
e agli uomini,
cioè ai maschi:
cavalcare il blu,
il ciano,
il verdino,
raggrumati su metalliche squame
come inutili corazze,
sfuggendo alle reti, agli ami,
alle fauci del fratello squalo
e alle invidie del fatuo corallo.
Alle donne.
Essere pesci,
un po’ scemi,
cantare la liquidità,
e diluire i pensieri
come mille altri pesci,
uguali,
con mille altre branchie,
uguali,
ugualmente voraci di mare,
cioè di assoluto,
e farsi sorprendere,
di notte,
dal sale,
riconoscerne la beffa
che sa così tanto di amaro.
Essere pesci,
frequentare il profondo,
addomesticare gli abissi,
e percorrerli da sparpagliati
pellegrini,
incapaci di pregare,
di esserci, sapere.
Ma poi, con pietose pinne
accarezzare austeri continenti,
e per un attimo
consolare stanchezze di isole,
malinconie di fari,
sfiorare rocce
di inesistenti spiagge,
arrivando perfino a crearle,
con la fantasia,
per poi tornare di colpo
alla trasparenza,
grazie a un pettegolo,
ed ignaro,
ciottolar di conchiglie.
Essere pesci,
essere immaginari:
volanti, dorati, astrologici,
dipinti…
Essere lucidi,
madreperlati,
metallici, e poi disperati,
guarniti di leggiadre pinne
e per quelle continuare a danzare
su necessari colpi di coda,
sgusciando nei sabbiosi fondali
dalle terrestri omissioni,
dalle furberie,
da quelle piccole vanità
di pirati e di naufraghi.
Essere pesci,
sì,
ma non potersi mai abbracciare…
Consolarsi di oceano,
allora.
L’infinito ci culla.
Restare puliti.
E infine,
per questo indecente stupore,
per questa meraviglia cobalto,
tacere.
16 maggio2013
Idalberto Fei
Bellissimo acquatico ritratto