Per ascoltare invece di leggere:
Non c’è oggetto più lussurioso, più erotico e più filosofico della scatola. Evoca il nascondimento, l’attesa e infine il disvelamento.
Io le raccolgo tutte, ciascuna di loro ha qualcosa di consolatorio e di promettente. Spesso le dipingo anche, con scene d’amore. Scatole erotiche
A pensarci, tutto il mondo è fatto a scatole. Faccio due passi tra palazzi di città. Che cosa sono se non scatole? Che contengono altre scatole, appartamenti. I quali appartamenti sono a loro volta scatole, contenenti mobili che sono scatole, che contengono altre scatole: di bottoni, di gioielli, di medicine, di calzini, di matite, di scontrini della spesa…
Tutto contiene tutto. Il mondo stesso è una scatola. Si potrebbe discutere sul suo contenuto più importante: se il nucleo di ferro e nichel a seimila gradi oppure l’umanità. E ancora, se l’umanità non sia invece il contenitore o più semplicemente il coperchio. E allora bisognerebbe capire quale segreto stia eventualmente nascondendosi dentro la scatola del mondo, che l’umanità non abbia ancora davvero svelato e soprattutto compreso.
Qual è la magia di ogni scatola? Che contiene, protegge, riassume, raccoglie. Che nasconde e rivela nello stesso tempo. Ogni scatola mima la copula: una creatura sopra l’altra. Chi riceve e chi copre. Chi apre e chi rinserra mantenendo. E poi la promessa di un figlio, il contenuto per eccellenza. Scatole erotiche, appunto.
E del resto, a sua volta ogni copula replica la scatola, il desiderio di chiudersi reciprocamente, della stretta che sigilli, escludendo il mondo esterno, beatitudine di uno spazio vuoto celato, di una cavità premiata dal coperchio di un abbraccio.
La parola “scatola” sembra derivi dall’antico tedesco SKAD, nascondiglio, che poi si ritrova nel termine SHATZ, tesoro. E’ un tesoro perché bisogna nasconderlo, e tutto ciò che è nascosto è prezioso.
I cinesi, in dimestichezza con l’infinito, non potevano non inventare …le scatole cinesi: segreto dentro segreto, narrazione dentro narrazione, sogno nel sogno. Un abisso di contenitori, un rimando continuo a qualcos’altro. Anche la saga delle Mille e una notte è una scatola: un racconto che ne contiene infiniti altri. Non si capisce se la più grande virtù della scatola e il suo potere misterioso siano nel proteggere il contenuto oppure nell’atto che lo precede, in quell’aprirsi per accoglierlo, nella disponibilità a ospitare. Del resto ogni scatola è una scatola a sorpresa. Divertente come quella da cui spuntava fuori il pagliaccio a molla oppure tragica come il vaso di Pandora che teneva compressi al suo interno tutti i mali del mondo?
Il Medio Oriente è una scatola di armi. L’Europa una scatola di bandiere tarlate. Il Mediterraneo una scatola di naufraghi. L’Africa una scatola senza coperchio dentro cui finiscono tutti gli scarti del mondo ricco. Una centrale nucleare è una scatola di energia dirimpente e ditstruttiva. scatolascatolaEccetera.
Ma allora, se davvero tutto il mondo è una scatola, o una serie di scatole “concentriche”, siamo sicuri che sia veramente giusto guardarci dentro? La saggezza del coperchio insegna. Ogni coperchio protegge l’interno ma forse anche l’esterno.
24 ottobre 2024