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NIENTE DI NUOVO IN VATICANO

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Un gemello digitale della Basilica di san Pietro. Ecco la grande novità, progetto super innovativo realizzato con l’Intelligenza Artificiale, che apre nuove prospettive per scoprire, preservare e vivere la basilica cuore della cristianità. Si stanno  raccogliendo e combinando circa 400.000 immagini rielaborate in 22 Petabyte di Dati e perfezionate dall’AI di Microsoft per dar vita a un modello digitale che offre una visione della basilica assolutamente inedita. Sarà possibile esplorare ogni angolo dell’edificio, ma anche facilitarne la manutenzione. I dati necessari sono l’equivalente di 5 milioni di DVD.

Un progetto internazionale guidato dai tecnici di Microsoft e benedetto dal Cardinale Gambetti, arciprete della basilica. Si parla dunque di una svolta storica nella conoscenza, nella frequentazione e nella preservazione dei tesori d’arte e fede. C’è chi dice, come il gesuita Francesco Occhetta, Segretario Generale della Fondazione “Fratelli Tutti” ( che ha a cuore la formazione spirituale attraverso l’arte) che questa alleanza con l’Intelligenza Artificiale è un ponte verso il futuro, e che la Basilica potrà essere vista in ogni angolo della terra “in particolare dai poveri che non possono accedervi in presenza”.

Ovviamente non si può non applaudire all’iniziativa, visto che il progetto è destinato ad ampliarsi nel tempo, creando anche un ponte con le nuove generazioni. Ma mi permetto alcune osservazioni.

Primo: tanto entusiasmo per l’ampliamento alla fine solo quantitativo delle conoscenze e della fruizione virtuale degli spazi architettonici. Una affascinante esperienza immersiva che però era iniziata  già negli anni 90, appunto con i DVD. Con mezzi molto più limitati, si intende, ma il salto di qualità nell’universo virtuale era già stato fatto. La ruota era già stata inventata, insomma. La differenza, oggi, è che ci riempiamo la bocca con “Intelligenza Artificiale”. Ma direi che i DVD anni 90 stanno all’IA di oggi come appunto l’invenzione della ruota sta alla Ferrari. Possiamo migliorare quanto vogliamo le prestazioni, ma stiamo parlando più o meno delle stesse novità. Onore a Microsoft beninteso, ma non c’è poi tanto di nuovo sotto il sole.

Secondo: la Basilica, si dice, potrà essere vista in ogni angolo della terra in particolare “dai poveri che non possono accedervi in presenza”, sostiene padre Occhetta. Ma se sono poveri come potranno accedere ai supporti dell’IA? Forse Microsoft e l’IA dovranno fare ancora un altro salto: dalla magnificienza, dagli onori del progetto con e per il Vaticano, dovranno studiare un sistema per poter diventare fruibili anche dai boscimani del Kalahari che vivono nel cuore della Namibia, per esempio, se proprio si ritiene indispensabile che anche loro visitino san Pietro. O non sarebbe più saggio che Microsoft e l’IA rendessero visibili le condizioni di vita dei boscimani del Kalahari al resto del mondo?

Terzo: grazie all’ IA sarà possibile “esplorare ogni angolo dell’edificio”. Benissimo, perché la basilica vaticana è anche un luogo d’arte, oltre che di culto. Ma è un luogo di culto e di devozione, prima che un luogo d’arte. Tomba dei pontefici e simbolo della cattolicità. Di cui sarebbe bene, nella discrezione, nel silenzio, nel raccoglimento, nella penombra, preservare le strutture di fede. Oggi assai più in bilico delle strutture architettoniche e assai meno contemplate delle opere d’arte.

Forse alla chiesa – a qualunque chiesa, anche alla basilica vaticana – ma soprattutto alla ….Chiesa, donerebbe un po’ di francescana distanza dalle magnifiche, tecnologiche seduzioni del mondo.

17 novembre 2024

One thought on “NIENTE DI NUOVO IN VATICANO

  1. Antonino D'Anna

    I poveri che non possono venire a Roma ma hanno evidentemente assai soldi per l’iPhone. Un po’ come quando Veltroni dava le cassette con l’Unità e c’era chi lo prendeva in giro sottolineando che difficilmente gli operai avrebbero potuto comprarsi un videoregistratore. Ok…

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