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Bambino

Un dialogo immaginario con un nascituro. Il figlio mancato di un caro amico. Dall’incontro con chi non verrà mai alla vita emergono notizie su chi è in vita, uomini e donne,
frammenti di storie,
di relazioni,
scelte e sentimenti.

Scritto nel 2003, questo testo si reincontra circa dieci anni dopo con lo spunto offertomi dal Piccolo Teatro Filosofico di Aldo Masullo, edito da Mursia, e nasce di qui il progetto di collezionare una serie di Dialoghi Ineffabili, qualcosa di ancora più spregiudicato rispetto alle Interviste Impossibili.

Autentici dialoghi dell’inconscio,
dialettiche interiori che diversamente non vedrebbero mai la luce.
Su questa stessa scia
i Dialoghi con me stessa su mia madre,
avviato all’indomani della sua morte (2010) e ripreso più di tre anni dopo…