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FLORARIO DI UN MARZIANO

     

Il geniale libro di un giovane aspirante scrittore mi ispirò una serie di illsutrazioni realizzate con tecniche diversissime, che confluirono nella omonima edizione de La Lontra. L’idea del libro era questa: un extraterrestre pasticcione piovuto sulla terra con l’incarico di stilare un florario delle varietà vegetali presenti sul pianeta porta a termine il suo compito confondendo però oggetti diversi nonché concetti astratti (da Frigorifero a Preghiera, da Sassolini a Ruggine) con esemplari della nostra flora e descrivendoli minuziosamente come tali, stile Linneo. L’equivoco latente, portatore dell’ottica marziana, è il cuore del progetto, ironicamente straniante e molto stimolante nella sua realizzazione figurativa. Proprio la varietà degli oggetti in catalogo mi indusse a realizzare le immagini con materiali molto diversi, anche di recupero, fra cui tegole, avanzi di ferramenta, cordame vario, grani di pepe rosa e di caffè, insieme a tecniche più tradizionali.

La collezione di queste opere viene esposta il 7 novembre 2006 nella sede romana del Touring Club Italiano di via del Babuino, con la partecipazione del grande Arnaldo Ninchi che lesse alcune voci del singolare Florario. Io firmai con lo pseudonimo maschile di Diego Romano.

Sopra: Buonanotte, Sassolini, Asparago. Sotto: Ovatta, SpezzaCatena, Canzoni

 

         

Per la cronaca, il libro Florario di un marziano di Stefano Cavallo, fu presentato in altri due reading. Sempre con Arnaldo Ninchi
a Roma, Teatro Tendastrisce, 21 luglio 2006, poi con Raffaella Castelli e Gaetano Lizzio a Viterbo, Palazzo dei Priori, Sala Regia, 9 settembre 2006