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IL QUADRO CLINICO… IL RITRATTO CHE VIVE

Ho anche intervistato due dipinti: Il giovane gentiluomo nello studio di Lorenzo Lotto e la Fornarina di Raffaello! Entrambi questi testi vennero rappresentati in un originale recital.

Fu un’idea di un medico davvero originale, che per metà è infatti un pittore pregevole: Massimo Papi, dermatologo, e soprattutto “inventore” di Dermart, la dermatologia come arte: singolare approccio diagnostico e terapeutico. Dallo studio della pelle all’universo sterminato del rapporto tra mente e corpo e ancora alla possibilità di descrivere il corpo umano, sano e malato, con gli stessi criteri degli storici dell’arte o dei restauratori: questo il percorso proposto da Massimo Papi,  intuizione artistico-scientifica che nel 2012 si concretizzò in una edizione particolarmente originale del congresso di Dermart (la quarta), il 5 e il 6 ottobre 2012 nella Sala della Protomoteca in Campidoglio.
In quella occasione presero dunque la parola il Ritratto del giovane gentiluomo di Lorenzo Lotto, la Fornarina di Raffaello, il Figlio dell’Uomo di René Magritte e  l’Autoritratto con l’orecchio fasciato di Vincent van Gogh. La sfida consistette nel giocare intorno a indizi di patologie che la rappresentazione pittorica di questi personaggi potrebbe suggerire a specialisti dermatologi e non solo.

Io fui invitata a far parlare appunto il giovane ritratto da Lotto e l’amata di Raffaello, e anche in questo caso approfittati della formula dell’intervista impossibile. Composi anche un breve “memento” finale per l’uomo con la bombetta di Magritte. Quanto a Van Gogh, testo e interpretazioni furono affidati a Mimmo Strati. I “miei” attori furono il preparatissimo Pino Censi, la vivace ed eclettica Claudia Campagnola piena di verve romanesca e il grande Enzo Garinei.

Grande sorpresa nello scoprire l’inquietante somiglianza fra il ritratto di Lotto e il giovane Pino Censi, che non a caso coltiva una giustificabilissima passione per lo stesso dipinto, tanto da averne appesa una riproduzione in casa propria.

Tutto si tenne grazie all’energia e alla professionalità della regista Anna D’Ascenzi, coadiuvata dalla giovane Camilla Bramini e, per i costumi, da Manuela Stamigna.

Anche le mie due conversazioni immaginarie con i ritratti “viventi” ebbero le loro versioni radiofoniche: Il giovane gentiluomo è ascoltabile QUI, la Fornarina QUI