Close

CIAO, WALTER

Da bambina ero innamorata di lui. Negli anni sessanta del secolo scorso lo si vedeva spesso in televisione, in tanti sceneggiati, all’epoca si chiamavano così. Quell’aria british, quel sapore di accademia. Che infatti aveva frequentato, con il leggendario Orazio Costa, come tanti della sua generazione, nati tra le due guerre, cui dobbiamo il piacere di tante serate di prosa, in televisione e anche in teatro, per non parlare del cinema, dove abbiamo gustato le loro voci di doppiatori, fra le quali anche quella di sua moglie, Laura Gianoli.

Mai avrei sperato di poter lavorare con lui, quando, ormai attore maturo, in sodalizio con Daniela Barra, mi donò la sua interpretazione generosa, la sua voce limpida e pastosa, per alcuni miei primi esperimenti di webstorie. Era british anche nei modi garbati e nell’appeal cortese, ma italianissimo nella passione e nella dedizione intensa e piena al suo lavoro.

Con Walter Maestosi se ne va – ma non se ne va! – un altro tassello della grande prosa italiana del secondo novecento. Interpreti eccellenti, rigorosi e appassionati, traghettatori di emozioni immense, custodi di tanta nostra cultura non ancora contraffatta né prostituita. Lo ricordo con gratitudine per l’umiltà con cui donava la sua voce e la sua sensibilità: uomo prestante e imponente, rimaneva discreto, come “a lato” di tutto, con un rispetto quasi pudico per i testi e i ruoli con i quali era chiamato a confrontarsi.

Oggi ai suoi funerali a Roma, nella chiesa degli artisti, il fratello Danilo ha ricordato le recite e le letture familiari che organizzava per i fratelli e con i fratelli. Quando il teatro è di casa, naturale veicolo di affetti, di emozione, di cultura… “M’insegnavate come l’uom s’atterna” era il suo mantra, riportato da Daniela. E forse era anche il suo stile, ed è il suo lascito per tutti quelli che lo hanno apprezzato, che hanno riconosciuto e gustato il suo garbo senza tempo, e che al tempo resiste.

Proprio con la sua ultima partner, nel 2002 Walter diede voce alle sette pagine del mio Album dei diritti umani. Ascoltabile qui. Istantanee crudeli su tanti casi di diritti umani calpestati e violati di cui lui riferiva con una specie di …attonimento elegante ed incredulo. Grazie, Walter, per quella tua signorilità nobile e insieme umilissima. So dei tuoi ultimi anni difficili, in cui avevi “dimenticato la tua parte in commedia”. Che paradosso, per un attore. E insieme che lezione potente: anche dimenticando tutto, riuscire a non essere dimenticati.

14 giugno 2022