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LA RADIO DISEGNATA. Ipotesi per una filosofia dell’ascolto

La radio è un mezzo solo in apparenza anacronistico e surclassato da altri media: grazie alle nuove tecnologie è in corso una sua irreversibile mutazione genetica e una fruttuosa contaminazione con altri linguaggi. Nonostante ciò, la radio resta se stessa, e proprio in forza della sua essenzialità e semplicità “fisiologiche”, che colpiscono un solo senso, l’udito.

Da anni, cercavo uno studio che approfondisse questo aspetto della evoluzione della radio, ma non l’ho mai trovato. E allora l’ho scritto io. E’ uno studio sulla coerenza e sull’universalità del linguaggio radiofonico nel corso degli anni, e su una specificità che affonda nella sfera originaria dell’oralità, svelando l’inedita e perfino rivoluzionaria missione della radio, attuale ancora e soprattutto oggi: rieducarci all’ascolto reciproco, ricondurci al valore della testimonianza e delle relazioni interpersonali. Si delineano così gli elementi di una inedita e innovativa “filosofia della radio”, un nuovo modo di guardare, ovvero di “disegnare” la realtà che ci circonda e che a sua volta ci guarda. Il libro viene pubblicato da Mimesis Edizioni, nel 2017 e presentato nell’Auditorium dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi il 30 ottobre 2017, in occasione della maratona “Cara Radio”, da me organizzata con la partecipazione di professionisti della radiofonia italiana e non solo.

Introduzione di Mario Morcellini. In appendice ci sono alcuni ritratti effettuati in corso di intervista: a tutti gli effetti una … radio disegnata! Qui in successione: Luis Bacalov, Franco Cardini, Carlo Posio, Elio Pecora.