Il Piccolo Teatro dei Silenzi raccoglie due dialoghi immaginari che parlano di un amore impossibile, prossimo al silenzio, tra due persone molto diverse, eppure in qualche modo curiosamente simili.
Nel primo dialogo una donna conversa con il figlio concepito dal suo amato insieme a un’altra, ma irrimediabilmente abortito dopo qualche settimana. I due personaggi, lontanissimi e diversissimi, sono accomunati dal tradimento: il bambino, tradito dalla madre che si è sbarazzata di lui, la donna, tradita dall’amato che le ha preferito quest’altra.
Nel secondo dialogo, una donna conversa con una chitarra dimenticata, testimone del disamore dell’uomo nei confronti della vita e dell’arte.
La complicità fra donna e oggetto autorizza la speranza e la incoraggia. Un giorno l’uomo ricomincerà ad imbracciare lo strumento, tornerà capace di amare. Un giorno forse ci sarà solo musica.
E’ anche la musica a legare nel profondo i due dialoghi. La musica è il pallido, dissepolto indizio di salvezza che nel cosmo accomuna astri, pianeti e creature, tutti comunque solitari, danzanti in orbite ciclicamente prossime, tentate dalla collisione e, in ultima analisi, da un abbraccio.
Il libro, edito da editrice La Mongolfiera nel 2015, contiene due contributi di Davide Rondoni e Elio Pecora e dodici mie illustrazioni.
Il primo testo viene messo in scena il 14 luglio 2015 al Fiuggi Guitar Festival, IX edizione, con la partecipazione del maestro Mauro Restivo e con Armando De Ceccon che dà voce al bambino non nato; replica il novembre 2015 alla Galleria La Pigna con in più l’esposizione dei disegni originali. Il secondo dialogo con la chitarra darà luogo a numerose performances:
al Festival a Sei Corde nelle Scuderie Aldobrandini di Frascati nel dicembre 2015,
presso la Federazione Unitaria Scrittori di Roma nel giugno 2017,
nel corso della rassegna Musica sulla via Appia nell’estate 2018,
presso l’auditorium dell’Ars Medica nell’ottobre 2018. Negli ultimi due casi con la partecipazione del maestro Luigi Picardi.
Infine, rielaborato per il teatro, il testo ha siglato la rassegna 2023- 2024 “Le interviste impossibili – Dalla radio al palcoscenico” al teatro Tordinona di Roma, il 27 maggio 2024, con la partecipazione di Michele Ascolese.