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I SONETTI di William Shakespeare 2022 – n. 109

Sonetto 109

Legge Arianna Ninchi

Legge Martine Brochard

 

 

ARIANNA NINCHI – Figlia e nipote d’arte, segue presto le orme di famiglia. Studia recitazione presso il DAMS di Bologna e nel 2000 debutta al Teatro di Leo con lo spettacolo di teatro-danza Le stanze di Penelope di Anna Redi, con cui negli anni continua a collaborare. A teatro è diretta, tra gli altri, dal padre Arnaldo Ninchi, da Piero
Maccarinelli, Antonio Calenda, Ennio Coltorti, Luca Archibugi, Gianfranco Calligarich, Monica Nappo. Al cinema ha lavorato per Francesco Falaschi, Gianfranco Pannone, Daniele Misischia, Filippo Bologna, Leonardo Pieraccioni, Stefano Mordini. In collaborazione con la Cineteca Nazionale ha curato le rassegne “Un vizio di famiglia: i Ninchi e il cinema” e “Ave Ninchi, la più amata dagli italiani”. Ha adattato e tradotto per il teatro, e pubblicato testi sulla tradizione attoriale della sua famiglia. Nel 2021 per la casa editrice  Ponte alle Grazie ha curato l’antologia al femminile Musa e getta – Sedici scrittrici per sedici donne indimenticabili (ma a volte dimenticate).
MARTINE BROCHARD (Parigi, 1946) – Studia in Francia danza classica, jazz e recitazione, e inizia a lavorare fin da giovane alla televisione, in teatro e al cinema col film Baci rubati (1968) di François Truffaut. Dopo alcune brevi apparizioni nel cinema francese, si trasferisce in Italia nel 1970, per diventare interprete di molte pellicole del decennio, tra cui le più famose: Milano trema: la polizia vuole giustizia (1973) di Sergio Martino e La governante (1974), tratto dalla pièce di Vitaliano Brancati e diretto da Giovanni Grimaldi, con cui vince la Maschera d’argento. Madre del regista Ferdinando Ceriani, pubblica alcune raccolte di favole e il libro autobiografico I miracoli esistono solo per quelli che ci credono (Fontana di Siloe, 2021)

 

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