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COPIONI!

Avete visto la nuova segretaria (ops: il nuovo segretario) del PD? Io penso che alla fine abbia vinto la sua corsa per una questione di casting. Si cercava una contro-Meloni e la si è trovata: ai capelli biondi lisci di media lunghezza si sono contrapposti i capelli neri lunghi di media lunghezza.  A una presidente del consiglio troppo italiana, cui si rimprovera per giunta  l’origine e l’accento di borgata, si è contrapposta una attivista italiana di formazione internazionale (Usa, Svizzera). A una ragazzotta vistosa e a detta di molti con una certa avvenenza, si è contrapposta (absit iniuria verbis) una cozza intellettuale naturopata. A una cattolica, si è contrapposta una ebrea. A una madre eterosessuale, una non-madre omosessuale. Tutto così prevedibile… A una esponente politica italiana giovane rispetto alla media dei precedenti primi ministri, si è contrapposta una esponente politica più giovane di quasi un decennio. Tiè.

Guardiamole a confronto: una vicina all’altra sembrano proprio la foto in positivo e il corrispondente negativo: bianco e nero, la fatina e la strega, la regina bianca e la regina nera, vai ora a capire chi è chi.

Quando qualche anno fa contattai il professor Letta (che insegnava a Parigi e non si era ancora riavvicinato alla politica attiva) per un contributo a un libro su padre Sorge, mi rispose che aveva promesso di non impegnarsi in nessuna impresa che non avesse rappresentanze femminili. La quota rosa nel cuore, insomma. Quando gli chiesi se gli sarebbe bastato che del libro su padre Sorge la curatrice ero io, non poté che acconsentire cortesemente al mio invito.

In casa PD , partito per definizione progressista, devono essersi accorti con un po’ di ritardo che, per una volta, con il primo ministro donna, in fatto di quote rosa la destra li aveva anticipati.  Anche sulla necessità di riempire rapidamente questo gap (fatte salve le sue eventuali qualità personali) si basa certamente l’improvvisa ascesa della “contro-Meloni” Elly Schlein.

Personalmente, se fossi stata la stratega comunicativa del Partito Democratico, avrei evitato accuratamente questa scelta, e stavolta nonostante le eventuali qualità personali della neo-segretario. Questione di immagine, appunto. Un richiamo troppo esplicito, sia pure in negativo, all’immagine del Primo Ministro può rivelarsi un’arma a doppio taglio: il giochetto delle contrapposizioni  bianco/nero, bionda/bruna etc etc può andar bene ai più, e rendere immediatamente identificabile una contrapposizione politica che più chiaro di così si muore; ma a un’altra categoria di persone può venire in mente, per contrasto, la vecchia battuta che ci si scambiava da ragazzini quando  qualcuno imitava un compagno in fatto di abbigliamento, gusti musicali, sport o scelte di vita,  rivelando così la sua desolante mancanza di fantasia: copione!

 

27 febbraio 2023

 

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