Close

CULTURA DI DESTRA? NON IMPOSSIBILE

 

Per ascoltare invece di leggere:

E ora, lo santificheranno? Impossibile. Primo. Perché è un uomo di destra. Secondo, perché è un uomo di destra. Terzo, perché è un uomo di destra. Immaginiamo al posto di Donald Trump, ferito dall’attentatore di incerte tendenze politiche, Barak Obama o Hillary Clinton. Al posto delle generiche, doverose e conformistiche dichiarazioni di sdegno e di tutela della democrazia nonostante tutto, provenienti da tutte le forze politiche, certamente si sarebbe impiantato sul drammatico fatto di cronaca tutto il resto della campagna elettorale. E non è detto che ciò non accada, non è detto cioè che Trump non colga l’occasione strumentalizzando se stesso.

Che cos’hanno in comune l’ex presidente USA, aspirante alla rielezione, e l’ormai fu Silvio Berlusconi, prossimo, temuto nume tutelare dell’aeroporto Malpensa? La destra, i falliti scampati attentati, le persecuzioni giudiziarie, i successi imprenditoriali, il culto di se stessi, la volontà di reagire sempre e comunque, il dileggio da parte degli avversari politici…!

Peggio del proiettile che ha sfiorato l’orecchio dell’aspirante prossimo presidente USA, peggio della statuetta che ruppe il setto nasale dell’allora presidente del consiglio italiano, sono gli scherni e i dileggi i veri protagonisti di attentati che, come tali, nessuno mette in evidenza. Neppure le vittime.

Sia Trump che Berlusconi subiscono fama di connivenze mafiose e di illiceità. Ma, ancor peggio, li circonda una solida reputazione di stupidità. Ed è questa la più astuta mossa dei loro avversari, la migliore strategia delle sinistre, un vecchio vizio. Colpire con proiettili o oggetti contundenti l’avversario è stupido, controproducente, palesemente antidemocratico, come dimostreranno i fatti di questi giorni in Pennsylvania. Astutamente antidemocratico, in quanto se ne accorgono in pochi, è invece diffondere fama di ottusità e grettezza mentale. E’ vero che sia Trump che Berlusconi hanno “trombonescamente” aiutato questa campagna con atteggiamenti autocelebrativi e pavoneschi decisamente anacronistici per i nostri tempi che aborrono il culto della personalità. Ma combattere atteggiamenti grossolani tramite diffamazione di basso livello non è altrettanto grossolano?

Certo hanno gioco facile, gli avversari dei politici di destra in genere, i quali, questi ultimi,  non brillano quasi mai di cultura e di eleganza. Però che solo a sinistra si abbia il monopolio dell’ésprit de finesse sarebbe un bell’ambito da indagare e da mettere in discussione. Specialmente pensando a quel “poteve opevaio” un tempo sacrosanto slogan delle masse dei diseredati, poi usurpato e storpiato dai vari maître à penser del progressismo di facciata.

Consiglio dunque a Trump, e ai vari Salvini, Vannacci, eredi berlusconiani di casa nostra e alla stessa Meloni di tornare un po’ a scuola, non guasterebbe. Se vi danno dei rozzi o cretini, chiedetevi se in qualcosa non abbiano ragione e di conseguenza attrezzatevi seriamente per riuscire a dimostrare che hanno torto. Ma bisognerebbe ripartire proprio da zero. Dallo studio della storia, della filosofia, delle lingue, della storia dell’arte e in molti casi anche, ça va sans dire, delle buone maniere. Costruire una “cultura di destra” è impresa dura, ma non impossibile. Pensateci.

P.S. Se a Berlusconi stanno meditando di intitolare un aeroporto – mettendolo a impietoso confronto con Leonardo da Vinci per Fiumicino, con Marco Polo per Venezia, con Galileo per Pisa – che cosa si intitolerà Donald Trump, potendolo fare, tra qualche mese? Non è da escludere che voglia sostituirsi a John Kennedy nell’identificativo della nota stazione spaziale in Florida. Allora partiranno certamente dei razzi destinati ad arrivare ai confini dell’universo!

 

15 luglio 2024

One thought on “CULTURA DI DESTRA? NON IMPOSSIBILE

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *