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I FIGLI DELLA COLPA

E adesso si pensa di rendere la pratica dell’utero in affitto un reato universale. Implicazioni etiche enormi, obiezioni altrettanto gigantesche, che non intendo affrontare qui. Solo un’altra domanda:  che adulti diventeranno i figli nati da quello che un giorno potrebbe essere –speriamo- definito reato? E’ vero che la legge penale non si applica retroattivamente, tuttavia  è lecito chiedersi che esiti avrà, nel fondo della coscienza di queste persone , la consapevolezza di essere nati in qualche modo “per sbaglio” (ammesso che vengano prima o poi informati sulle modalità del loro concepimento). Allo stesso modo di quelli che un tempo venivano definiti “figli della colpa”, nati da relazioni illecite, o addirittura a seguito di stupri.

Immaginando il migliore dei mondi possibili , quello in cui finalmente sarà passato un colpo di spugna su certe pratiche tecnologico-barbariche, che sarà delle “vittime” nate prima, secondo tali metodi? I fautori della criminalizzazione dell’utero in affitto se lo sono chiesto?   E’ un risvolto del problema non indifferente. Conosco una persona che si è “fabbricato” un figlio così, all’estero, e che lo sta allevando senza una seconda figura genitoriale al suo fianco. Figlio di un padre solo, nato grazie a due madri che gli rimarranno entrambe sconosciute. Già così questo bambino mi sembra candidato a un’adolescenza problematica, quanto meno piena di interrogativi di difficile risposta. Se la maternità surrogata diventasse reato, si dovrà aggiungere al suo corredo psicologico-evolutivo anche il trascurabile peso della consapevolezza di  essere una specie di “clandestino biologico” del pianeta terra.

Dice il vecchio detto che nessuno nasce senza che Dio non voglia. Tuttavia, in questi “poveri figli”, amatissimi senz’altro, ma anche usatissimi da coppie o singoli spesso smaniosi di maternità e paternità solo in nome di egoismi mascherati, bisognerà prevedere l’insorgere di interrogativi profondi e decisivi, candidati a rimanere senza risposta.

I figli, considerati troppo spesso diritti, comportano soprattutto doveri: ce ne ricordiamo sempre meno. Considerati oggetti di cui adornare il proprio nucleo familiare o la propria persona, vantando presunte somiglianze e intelligenze con cui gratificare se stessi, i figli sono invece persone distinte e diverse dai genitori. Anche quei figli fabbricati in laboratorio come cloni. Ma nella vicenda biologica dell’umanità la trasmissione del patrimonio vitale (inteso sia sul piano biologico che storico che valoriale) va dai genitori ai figli, non nella direzione contraria.

 

21 marzo 2023

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