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L’AMORE SECONDO SHAKESPEARE

 

Per ascoltare invece di leggere:

Sabato e domenica arriva in scena al Teatro Tordinona, diretto da Renato Giordano, L’amore secondo Shakespeare, lo spettacolo dedicato ai Sonetti del Bardo nella mia versione edita da Armando un anno fa in un libro multimediale, illustrato e parlante (grazie ai QR code, sfogliando il libro si possono ascoltare tutti i 154 componimenti letti da 57 attori, italiani e non solo).

E’ un progetto che viene da lontano e che ha ambizioni forse eccessive quanto inutili: far dialogare la poesia di Shakespeare con le nuove tecnologie. Oltre all’impiego dei QR code abbiamo tentato infatti anche di tokenizzarla e ora la tuffiamo nel metaverso! Del resto Shakespeare stesso era sicuro che l’elogio in versi del suo amato sarebbe arrivato lontano nel tempo (“Parleranno di te lingue future”). Ma la poesia non arriva forse da sola lontano nel tempo, senza bisogno di alcun aiuto, e proprio in quanto poesia? Tuttavia i tanti mezzi oggi a disposizione, così seduttivi,  sono stati una tentazione troppo forte… Lo spettacolo tradizionale in scena sabato e domenica, diretto dallo stesso Giordano, avrà dunque un seguito con la possibilità, per il pubblico interessato, di entrare qualche minuto in un Globe Theater virtuale e di continuare ad ascoltare/leggere/guardare la poesia di Shakespeare nel metaverso creato ad hoc dal giovane Riccardo Galdenzi. Un’esperienza immersiva.

Un doppio palcoscenico dunque, e una doppia recita: la prima reale, con gli attori in carne ed ossa, la seconda digitale, in questo mix di immagini, suoni, voci, musiche, colori… E gli attori saranno Raffaella Castelli, Pino Censi, Armando De Ceccon, Cristina Del Sordo, Luigi Diberti, Emidio La Vella, Gaetano Lizzio, Sergio Nicolai, Margherita Patti, Carolina Zaccarini

Ma come si fa a fare spettacolo con la poesia? Siamo proprio sicuri che sia giusto portarla allo scoperto, esporla su un palcoscenico, reale o virtuale che sia? Siamo sicuri che non le si debba il rispetto del silenzio, della lettura solitaria, al pari quasi di una preghiera? Siamo sicuri che la si possa leggere ad alta voce e non la si debba invece consumare solo con la voce della mente?

E’ appunto la questione di cui si parla in L’amore secondo Shakespeare: l’immenso drammaturgo viene sottoposto al fuoco di fila delle domande di una intervistatrice contemporanea che cerca di stanarlo sul piano umano, di capire che uomo sia, e perché mai dalle sue tragedie e dalle sue commedie sembra non emergere nulla di personale sul suo conto… Lui sfugge, resiste, svicola… ma piano piano, incarnati appunto nelle voci di dieci attori, prendono corpo i suoi Sonetti, testimoni e protagonisti dell’unica, commovente verità della sua vita: un intenso sentimento d’amore, che l’autore avrebbe voluto tenere nascosto e che invece riemerge sempre più potente ed autentico con la forza della poesia.

La poesia in teatro in genere approda in forma di recital, abbinata alla musica usata come intermezzo o riempitivo. Un po’ di versi e un po’ di note, a turno. Una voce recitante e una chitarra o un pianoforte che si susseguono in prevedibile alternanza. Lo sforzo di questo spettacolo è invece quello di costruire una situazione drammaturgica, una storia  intorno ai Sonetti, per giustificare la loro lettura pubblica, insomma per renderli “personaggi” a tutti gli effetti accanto al loro autore e alla giornalista sua provocatrice. Ne viene fuori uno spettacolo corale, in cui, speriamo, il vero protagonista non si rivelerà tanto il riottoso Shakespeare quanto l’eternità e l’universalità dell’amore da lui cantato che, a dispetto del tempo e delle distanze, continua ad accomunarci tutti.

Vi aspettiamo dunque domani sabato 16 dicembre alle ore 21 oppure domenica 17 dicembre ore 18  al Teatro Tordinona – Roma via degli Acquasparta 16. Lo spettacolo si interisce nella rassegna Le interviste impossibili. Dalla radio al palcoscenico, in corso nello stesso teatro dal 31 ottobre fino al 27 maggio.

 

15 dicembre 2023

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