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L’INVENZIONE DEL MOVIMENTO

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Quello che ha di bello una manifestazione come Comicon, che ha aperto ieri a Napoli alla Mostra d’Oltremare a Fuorigrotta e prosegue fino a domenica 4 maggio è la dimostrazione che il mondo del fumetto è sempre vivo e stimola un gran volume di interessi e di …. interessi. Festival internazionale della cultura pop, così definito, Comicon è dedicato in particolare al fumetto e all’intrattenimento e ha cadenza annuale appunto nel capoluogo partenopeo ininterrottamente dal 1998. La densità di incontri, mostre, laboratori, giochi e attività che sono in programma in questi quattro giorni conferma la vitalità del progetto e certamente l’impegno e la forte motivazione di responsabili e organizzatori. Ma è soprattutto la trasversalità di interessi che il fumetto ha generato negli ultimi decenni a stupire positivamente. Poteva presumersi un linguaggio in via di estinzione, facilmente sopraffatto da intrattenimenti più tecnologici e meno manuali e invece, cambiando tecniche e tematiche, il fumetto ha attraversato baldanzosamente il millennio generando sempre nuove adesioni e interessi anche nei Millenials e negli Zoomers. E così, accanto a personalità presenti come Zerocalcare o Igort, Felipe Andrade e Zuzu ecco a Comicon lo stupefacente inesauribile interesse per un vecchio artigiano come mio padre Gianni De Luca, assente ormai da oltre tre decenni, che giusto cinquanta anni fa, nella primavera del 1975, dava vita alla sua opera più rivoluzionaria, più citata e ripresa anche da generazioni successive di artisti della ormai acclamata nona arte.

Di anno santo in anno santo. Senza capire niente, io le vidi nascere le tavole de La tempesta, Amleto e Romeo e Giulietta, in una progressiva, quasi tragica. smania creativa di mio padre che andava scoprendo le infinite possibilità suggerite dal teatro alla sua mano formidabile. La famosa unità di tempo-luogo-azione sfidava le sue capacità visionarie a cimentarsi con la fluidità del dramma: così nacque – nella incredulità dei suoi stessi committenti e forse anche di lui stesso – uno straordinario ripensamento non solo del fumetto, ma del potere dirompente dell’immagine a servizio del movimento: delle azioni e delle emozioni. Accadeva in un mondo, allora come oggi, ancora inconsapevolmente iconoclasta.

E’ bello allora che queste tavole appena ingiallite dal tempo rivedano di nuovo la luce cinquant’anni dopo in una città così piena di luce. E in un festival capace di dare il giusto al movimento delle persone e delle idee, al di là del tempo e dello spazio.

 

2 maggio 2025

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