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ROTTE, STRADE

Le rotte terrestri ed aeree fra Occidente e Oriente sono molto frequentate in questi giorni per trasporto urgente di materiali di soccorso.

Da ovest verso est  è una gara di solidarietà per le popolazioni vittime dello spaventoso terremoto in Turchia e Siria. Solo qualche esempio: quarantasette nostri vigili del fuoco del team USAR (Urban Search And Rescue) coordinati dalla Protezione Civile sono partiti  ieri sera da Pisa, insieme a personale medico. Possono contare su strumentazione d’avanguardia (geofoni, robot, termocamere, search-cam) e non sono i soli, mobilitati in queste ore dall’Italia e da altri paesi. L’ ONU ha annunciato lo stanziamento di venticinque milioni di dollari in aiuti umanitari, ma anche la Conferenza Episcopale Italiana ha destinato ai terremotati cinquecentomila euro dai fondi dell’otto per mille. Camion con cibo, medicinali, vestiario, sono già incolonnati verso le aree del disastro, lì dove la gente ha bisogno praticamente di tutto. Volontari, personale specializzato, macchinari, per non parlare dei giornalisti inviati da varie testate sono in viaggio verso la disperazione.

Poi vengono in mente anche altri convogli che seguono più o meno le stesse rotte, da occidente a oriente, sempre per trasporto urgente di materiali cosiddetti di soccorso.

Da Washington arrivano in Ucraina lanciarazzi Himars, cannoni M777,  anti-carro Javelin, anti-aerei Stinger, oltre un milione di munizioni da 155 per l’artiglieria pesante, trasporto truppe, fuoristrada,  droni-kamikaze Switchblade. …Per non parlare dei carri armati tedeschi Ghepard e Leopard, dei cingolati, dei missili anticarro, delle mitragliatrici, dei mortai con relative munizioni, dei kit sanitari provenienti, pare, dall’Italia. Eccetera.

Convogli procedenti in direzioni analoghe con fini identici ma con materiali molto diversi. Di qua per sopravvivere, di là per uccidere.

Che strana creatura è l’uomo. Capace di grandi gesti e di imperscrutabili follie. Di sacrificarsi per il prossimo e di raccontarsi frottole pur di alimentare biechi interessi e irragionevoli istinti. Per le stesse rotte “di civiltà” procedono in questi giorni il bene e il male, forse sfiorandosi, ma senza riconoscersi, destinati a due aree sciagurate del pianeta, affratellate solo dalla disperazione di vittime comunque innocenti. Angeli e diavoli a quanto pare convivono su questo pianeta, e spesso anche nel cuore delle stesse persone.

 

8 febbraio 2023

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