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SMETTERE DI INSEGUIRE FARFALLE

Per ascoltare invece di leggere:

Non sono più una bambina, eppure è recente per me una scoperta che credo stia inaugurando il mio irreversibile ingresso nell’età “adulta”. Ingresso senza uscita, andata senza ritorno.

Non so che cosa sia scattato improvvisamente nella mia testa, da qualche mese in qua. Forse, insieme al Covid, ho inavvertitamente contratto anche io il virus -potente ma benefico e molto diffuso- dell’alzata di spalle.

Domandavo quest’estate a un amico farmacista se avrebbe potuto avviare per me la ricerca della molecola dell’accettazione, qualcosa cioè che induca a subire serenamente (con un’alzata di spalle) tutto ciò che la vita ti riserva, dai capelli bianchi a una malattia, dalla convivenza forzata con un vicino molesto a un tacco che ti si rompe mentre corri dietro a un autobus, da una frattura alla spalla alla stupidità degli editoriali che leggi sui giornali etc etc etc. Mi rispose che quella preziosa molecola non è ancora stata scoperta, purtroppo. E che forse mai lo sarà.

Era estate, eravamo seduti al tavolino di un bar su un’isola del Mediterraneo, c’era il sole, indossavamo abiti leggeri, davanti a noi c’erano gelati e bibite ghiacciate: le condizioni erano troppo sfavorevoli perché mi potessi accorgere che gli stavo semplicemente chiedendo  di aiutarmi a  invecchiare.

Ora miracolosamente, in pieno inverno, quell’aiuto è arrivato. Invecchiare serenamente si può, ma non perché vi si riesca intenzionalmente, in seguito a una pratica precisa, quanto perché a un certo punto sembra non vi siano più alternative: e la cosa accade. L’alzata di spalle ti folgora allora come la  teoria della relatività dovette folgorare in sogno Albert Einstein.

E forse è proprio solo questione di energia: E= mc elevato a 2. Energia uguale massa moltiplicata per velocità della luce al quadrato. Masse molto piccole possono sviluppare enormi quantità di energia. I vecchi rimpiccioliscono infatti, si sa, e  i bisogni della loro sopravvivenza diminuiscono. E’ allora che tutta l’energia in noi compressa per una vita intera, (educazione, obblighi sociali, condizionamenti, doveri, scontri, discussioni al lavoro, rivendicazioni pretestuose, progetti folli etc etc etc)  si libera, come da una centrale nucleare: è precisamente allora che arriva l’alzata di spalle. Questione di sopravvivenza. Andasse tutto affanculo. Tutta quell’energia compressa esplode ma non per autoalimentarsi ancora, quanto piuttosto per distribuirsi altrove, lontanissimo da noi, e lasciarci finalmente in pace. Basta obblighi sociali, condizionamenti, doveri, scontri, discussioni al lavoro, rivendicazioni pretestuose, progetti folli, etc etc etc. Basta.

Se la vecchia signora ci tiene tanto a fare l’attaccabrighe e ha voglia di litigare, facesse: alzo le spalle e non do’ seguito alla polemica. Se il dolce amore non ha più alcuna voglia di mantenere in vita un tenero sentimento o non ha mai saputo come manifestarlo, facesse: alzo le spalle e non lo cerco mai più. Se il professionista invitato più volte a partecipare a un certo progetto scompare dopo essersi detto fintamente interessato, facesse: alzo le spalle e archivio il progetto. Anzi, non solo quel progetto ma tutti. Ne ho abbastanza di condividere idee. E se il cane continua a saltarmi addosso impelandomi e sbavandomi il pullover, facesse: alzo le spalle e frullo il pullover. Il cane no.

Se i sogni si infrangono, se le speranze finiscono, se le persone deludono, se capisci che nessuno capisce, se dal mondo ogni giorno scompare un pezzetto in più di bellezza, se accetti che non è vero che un giorno ci sarà solo musica e che insomma è ora di smetterla di inseguire farfalle, capirai in compenso che la vita si semplifica. Era ora. Da essere umano, ti avvicini a diventare fiore, e anche meno: filo d’erba.

La tua energia si sarà dispersa nel mondo.  E forse allora saranno le farfalle a inseguire te.

 

3 febbraio 2024

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