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NATI PER LA RADIO

Per ascoltare invece di leggere:

Si conclude ufficialmente domenica 11 maggio alle ore 18.00 la seconda edizione della rassegna “Le interviste impossibili – Dalla radio al palcoscenico” al teatro Tordinona di Roma, creata da me insieme a Renato Giordano e da lui diretta. Come sempre, saranno due i personaggi in scena: Euridice, intervistata da Ennio Cavalli e interpretata da Debora Caprioglio e Joseph Pilates, l’inventore del noto metodo di allenamento, che sarà interrogato da me e al quale darà voce lo stesso Renato Giordano.

 In queste due stagioni si sono succeduti in scena diciotto autori e ventisei attori che hanno dato vita a trenta dialoghi immaginari con altrettanti personaggi storici, letterari, mitologici. La sfida era trasferire sotto i riflettori un confronto dialettico squisitamente astratto, dunque perfetto per un allestimento radioteatrale, più che per un palcoscenico. Fu proprio nella radio italiana infatti che la formula delle interviste impossibili nacque negli anni settanta del secolo scorso, con la partecipazione di grandi firme, prestigiosi interpreti e eccellenti registi dell’etere.

Il crescente interesse del pubblico del Tordinona per l’esperimento ci ha incoraggiati a continuare, confermandoci la sensazione iniziale: forse abbiamo bisogno di dialogare più di quanto non crediamo. L’inflazione informativa, la sempre più vasta diffusione dei social, la moltiplicazione di messaggi effimeri attraverso tecnologie sempre più performanti e pervasive ci illudono di essere protagonisti del potente flusso della comunicazione, mentre spesso finiamo per esserne solo vittime inermi. Stiamo perdendo l’abitudine (oltre che la responsabilità e la importante presa in carico) del faccia-a-faccia diretto e personale, cui oggi sempre più spesso vengono preferiti scambi virtuali, efficacissimi e funzionali quanto superficiali e estemporanei: comunicando sempre più frequentemente e rapidamente, ci ritroviamo di fatto sempre più soli.

Nati per la radio, i dialoghi immaginari ci riportano così per qualche istante a quella frontalità perduta col nostro prossimo: che egli sia un personaggio storico o mitologico e non un interlocutore vivente e in carne e ossa, poco importa. E’  l’addestramento all’ascolto e alle ragioni dell’altro che queste conversazioni mettono in gioco, sfidando il pubblico a leggere spesso la storia “dall’altra parte”, a rivisitare il passato non solo come il padre del presente, ma come uno specchio dei nostri stessi vizi, e dunque a interrogarci sulla nostra stessa identità, sul nostro posto nel mondo.

Per questo, oltre al grazie che sento di dover rivolgere a Renato Giordano per avere accolto e sostenuto questo progetto e con lui  a tutte le persone del Tordinona (Ulisse Benedetti, Giulia Mininni, Isabella Benedetti), vorrei esprimere la mia gratitudine proprio alla radio, in quanto habitat originario dei dialoghi immaginari, che sono nati in lei, per lei, ma devo un grazie alla radio anche in quanto mezzo privilegiato per il mantenimento della pratica dell’ascolto, ovvero della disposizione al dialogo. Una pratica che viene da lontano (Platone, Galileo, Leopardi…). La “Signora senza Volto”, nell’impalpabilità dei suoi messaggi, ci ricorda l’urgenza che questi messaggi siano sempre pieni di significato e non si riducano a rumore: quando parliamo tra noi umani ricordiamoci di avere sempre qualcosa da dirci. O meglio tacere.

Ma ci pensiamo bene, abbiamo ancora e sempre qualcosa da dirci, da scambiarci. Se ci pensiamo bene, siamo un po’ tutti nati per la radio. Per superare le distanze.

 

10 maggio 2025

One thought on “NATI PER LA RADIO

  1. Anna Hurkmans

    D’accordissima con te Laura.Io sono nata e cresciuta con la radio e durante il giorno rimane sempre una mia grande compagna.Mi è piaciuto moltissimo la tua iniziativa e verrò domani con mio marito.Ti porterò anche una mia proposta per la prossima stagione che spero ci sarà!

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